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luni, 9 mai 2016

Gli italiani in Romania

La presenza di cittadini italiani in Romania è più significativa di quanto si possa pensare guardando i materiali informativi sulle minoranze, pubblicati ultimamente. Nella maggior parte di questi documenti, viene indicata la cifra di 3.331 persone. E 'vero che questo dato si riferisce all'ultimo censimento del 2002. A una prima vista, può apparire come un numero reale. Invece si può affermare senza dubbio che la cifra è molto più alta. 
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Breve storia degli italiani in Romania

Perché? Come è noto, o forse non ancora a tutti, gli italiani hanno avuto percorso unico nella storia del nostro paese. Sappiamo ora che riconoscere le proprie origini, per gli italiani, in particolare dopo il 1947, era un vero e proprio atto di coraggio. In molti hanno preferirono nascondere la propria origine. Hanno nascosto i loro atti e documenti, e hanno cambiato il loro nome, oppure, obbligati dalle circostanze, hanno cambiato la loro cittadinanza per godere degli stessi diritti della maggioranza. Alcuni hanno preferito invece tornare in Italia, lasciando dietro i parenti, i genitori, i fratelli o i figli, con tutto quello che avevano guadagnato in una vita.  

Il livello d’integrazione quasi totale, favorito dalle moltissime similitudini tra le due nazioni è stato un fattore importante che ha fatto sì che una comunità con una specificità autentica di dissipasse per continuare a  vivere in totale armonia con la comunità di maggioranza.
  

Gli italiani con l'origine comune e, per di più con una maggiore somiglianza alla gente del posto, hanno trovato posto ovunque in Romania vivendo in perfetta armonia con i residenti.
 La loro presenza specifica è evidente anche oggi in città come Bucarest, Brasov, Falticeni, Roman, Constanta, Iasi, Campulung Muscel, Ploiesti, Pitesti, Arad, Calafat, Sulina, Turnu Severin, Bacau, Neamt, Cluj, Bistrita, Suceava, ecc.  

Essendo persone "splendidi, gioiosi, scherzosi, e, ovviamente, pronti quasi sempre a… cantare", come li caratterizza il giornalista Gino Modesto Ferrarini nel suo libro "Storia di vita degli etnici italiani in Romania", hanno potuto vivere bene, sia in gruppi compatti, sia individualmente, in tutti i territori della Romania.

Non c’è infatti nessuna contea  (judet) della Romania, dove non si siano registrati al censimento almeno alcuni italiani.
 Per esempio, il numero più alto - di 630 cittadini – si è registrato a Bucarest, mentre il numero più basso di cittadini italiani residenti, cioè sei, si registra nella contea di Botosani. Si può notare che, partendo dai dati statistici, tutte le contee accolgono un numero variabile di cittadini italiani.

Un gran numero di italiani, formato anche da gruppi compatti, è arrivato in Romania a partire dal XVIII secolo e soprattutto nella seconda metà del XIX secolo, emigrando in Transilvania, Bucovina, Banat e Bessarabia.
 La ragione per cui sono immigrati è in primo luogo economica. Così si sono insediati in varie zone del paese, alla ricerca di un lavoro adatto per lo svolgimento del loro lavoro e a seconda della loro preparazione. 
Tuttavia, la maggioranza degli italiani vivono in città. Diamo qui un esempio (con la speranza che gli altri non si arrabbino): la comunità più grande esisteva a Targoviste nel 1937, e proprio per seguire questi cittadini si è imposta la necessità di aprire la prima Agenzia consolare italiana. La comunità era fondata partendo dalle numerose famiglie di grandi costruttori, arrivati sul territorio durante il grande esodo durante il regno di Carol I di Hohenzollern, tra 1887-1897.  

Gli italiani possono essere incontrati oggi nelle grandi aree urbane dove svolgono vari lavori: imprenditori, alcuni avendo partecipato alla costruzione di grandi e imponenti edifici a Bucarest, Ploiesti, C-lug Muscel, Craiova, Galati, Iasi, Sinaia, Timisoara, Targoviste, Pitesti, Sibiu, Brasov e in altre città.
 Hanno lavorato inoltre per costruire strade e ponti, ferrovie, adduzioni di acqua, ma viadotti ma anche fontane, chiese, monumenti funerari, banche o scuole. Possiamo citare l’Ospedale Coltea,  i mosaici del Palazzo Cotroceni, la Casa Nazionale del risparmio e Il centro militare di Bucarest, il ponte di Cernavoda, la ferrovia Bucarest-Brasov, Il Collegio Golescu e la Chiesa “Flamanda” - Campulung Muscel le cattedrali di Craiova e Galati.
Al 1 ° luglio 2012, la maggior parte dei cittadini dell'Unione Europea residenti in Romania erano italiani   (9.546 persone), seguiti dai tedeschi (6919) e i  francesi (5319).
Il numero totale di stranieri provenienti dall’UE che si trovano temporaneamente o permanentemente in Romania è di 42.953 persone. Solo 400 di loro hanno la residenza permanente nel nostro paese.

La maggior parte dei cittadini dell'Unione sono residenti nelle seguenti città: Bucarest (11,109), Cluj (2737), Timis (2.530) e Arad   (2.329), i dati sono forniti dall’Ufficio dell’Immigrazione Romeno (ORI).

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